sabato 14 febbraio 2009

LA CRISI - Alcune idee creative che permetterebbero di superarla...

Ho trovato quest'intervista, fatta da Creativitaly in occasione dell'Anno Europeo della Creatività e dell'Innovazione, riguardo a ciò che pensano alcuni personaggi della comunicazione rispetto al periodo di crisi e di come si potrebbe superarla.

Fabrizio Bellavista, Federico Cambria e Massimo Giordani ha affermato che nei periodi di recessione, è necessario sfruttare al massimo grado le potenzialità materiali e psichiche a disposizione, soprattutto mettendosi in ascolto dei feedback che arrivano dal mondo circostante e avendo così la possibilità di interfacciarsi con una creatività coerente e utile.Creatività in questo caso che abbia la capacità di sfruttare i pochi mezzi a disposizione e che non venga considerata solo una leva di marketing. Inoltre, è necessario essere coraggiosi, essere in grado di uscire dal clima di depressione e paura nei confronti del futuro instauratosi negli ultimi tempi.
Lorenzo Marini, amministratore delegato e direttore creativo di Lorenzo Marini & Associati, interviene affermando che in questo periodo di recessione la creatività diventerà sempre più bella, sempre più importante, sempre più centrale, poiché quando diminuiscono i budget, cioè gli investimenti e dunque la frequenza, deve aumentare l’impatto. E l’impatto si avrà con l’originalità, con la creatività, che è una sorta di compromesso, di equilibrio tra mercanzia e poesia.Massimo Soriani Bellavista, a.d. Creattività srl, approfondisce gli aspetti del processo creativo sintetizzando così il tema: “Creatività+innovazione = CreATTIVITA’ e definendo tre momenti portanti del processo della Creattività: l’invenzione (ideazione), l’innovazione (implementazione delle idee) e l’imprenditoriarità (averne benefici).
Altre opinioni vengono poi espresse da Anna Scardovelli, copy and content manager Mediolanum Comunicazione definendo la creatività come un click che fa vedere le cose in modo nuovo. Afferma poi che in periodi di recessione come questi si può comunque pensare che le idee non costano nulla, che possono arrivare da chiunque e a volte cambiano il mondo.Quindi a mio parere, diamo più spazio a tutti sti creativi che han buona volontà e che voglion mettersi in gioco...non facciamoli scappare all'estero ( come è successo ad esempio nel caso di Alessandro Gottardo :( )!! Anche Antonio Di Blasi, responsabile della Pépinière (incubatore d’imprese) di Aosta da inportanti definizioni sulla creatività coniugandola al concetto di innovazione. Dice che essa racchiude in sè molti aspetti determinanticome ad esempio la semplicità, la capacità cioè di essere diretti, essenziali, comprensibili,la concretezza e soprattutto la capacità di convincere. E' inoltre utile una forte dose di originalità, quasi trasgressiva che da la possibilità di uscire dagli schemi.
Conclude Monica Viani, content and relation specialist che diche che per affrontare e superare la crisi l’unica arma è la creatività. Ricostruendo l’immagine di se stessi, dell’ambiente in cui viviamo, dei rapporti relazionali si può “rifare il mondo”.

E dopo tutte queste idee e modi di pensare... l'unica cosa che mi vien da dire è...volere è potere..e credendoci anche un pò...si può ad arrivare anche a qualche primo risultato ;)

1 commento:

Paoletta ha detto...

bel post!
di crisi se ne sente parlare tanto anche tu ti sei fatta influenzare :D
la parola crisi in cinese contiene due ideogrammi: quello del pericolo e quello dell'opportunità. consolante no?! :D
http://graficalovesidea.blogspot.com/2009/02/cc-creativita-in-crisi.html
ciao
P.