


A 22 anni diventa direttore della sezione grafica dello Studio Boggeri di Milano dovesi relaziona con personalità quali Bruno Munari e Albe Steiner. Da qui inizierà ad esprimere il suo talento realizzando progetti per la rivista Domus, fino ad arrivare alla progettazione della VII Triennale con Steiner. Il designer svizzero dalle intuizioni straordinarie, ha reso le sue realizzazioni parte del nostro panorama visivo attuale. Si pensi ai loghi de La Rinascente e di Esselunga, rimasti ancora oggi fedeli agli originali e dimostrando un'insolita longevità modificando la percezione pubblica di queste attività commerciali.

Tuttavia, Huber non appartenne mai a nessuno studio ma lavorò sempre come collaboratore, lasciandosi così una certa indipendenza. In merito a questo si racconta che i primi tempi di collaborazione con Einaudi chiese di restare a dormire in ufficio più volte per non perdere tempo negli spostamenti.Un comportamento forse bizzarro, ma che fa capire quanto questo designer ponesse creatività e vita l'una in funzione dell'altra.

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